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La villa Unifamiliare e la sua importanza – The Fallingwater

Molti di noi sono attratti da case moderne, dalla tecnologia applicata all’architettura, dalla modernità dei materiali, dalla nuova concezione degli spazi e dei volumi. Molti altri sono attratti dall’architettura classica, dalla qualità artigiana dei materiali impiegati, dall’eleganza dell’antico, del classico. Ma per ogni persona, alla domanda “qual’è la tua casa preferita” c’è una risposta diversa ed in tempi diversi quasi mai coerente.

La mia casa preferita è la casa sulla cascata (nome italiano), più nota come fallingwater o casa Kauffman (nome del proprietario), progettata da uno dei più grandi architetti del ‘900 Frank Lloyd Wright e considerata uno dei capolavori dell’architettura organica.

https://www.youtube.com/watch?v=HuZ0x5Qkgzg&ab_channel=indmediastore

Wright insieme a  Le Corbusier, Walter Gropius e Alvar Aalto viene ricordato come maestro del Movimento Moderno (Il Movimento Moderno nella storia dell’architettura fu un periodo collocato tra le due guerre mondiali, teso al rinnovamento dei caratteri, della progettazione e dei principi dell’architettura, dell’urbanistica e del design. Ne furono protagonisti quegli architetti che improntarono i loro progetti a criteri di funzionalità ed a nuovi concetti estetici)

Wright si dedicò all’approfondimento del rapporto fra l’individuo e lo spazio architettonico e fra questo e la natura, assunta come fondamentale riferimento esterno. Questi suoi interessi lo portarono a prediligere come tema le case d’abitazione unifamiliari (“prairie houses”), che costituirono l’aspetto determinante del suo primo periodo di attività.

Secondo Wright, la progettazione architettonica dovrebbe creare un’armonia tra l’uomo e la natura e costruire un nuovo sistema in equilibrio tra ambiente costruito e ambiente naturale attraverso l’integrazione dei vari elementi artificiali propri dell’uomo (costruzioni, arredi) e naturali dell’intorno ambientale del sito. Tutti divengono parte di un unico interconnesso organismo: lo spazio architettonico. La casa sulla cascata del 1936 è l’esempio più pragmatico ed eccezionale di questo modo wrightiano di fare ed intendere gli spazi, la cosiddetta architettura organica. Dopo quasi un secolo del pensiero di Writgh, constatiamo che tali osservazioni ed intuizioni furono così visionari che oggi possiamo definirli contemporanei: quasi un secolo di sviluppo mondiale ed aumento demografico non ha portato a cercare quelle connessioni essenziali dell’uomo con la natura ma a continua occupazione e trasformazione dello spazio e del territorio.

Le ville unifamiliari dentro la pineta di Roccamare, le ville unifamiliari nelle colline di Punta Ala e Castiglione, case e ville di campagna (come “le case della prateria” di Wright) rappresentano, involontariamente quella minima connessione con la natura che in questi ultimi due anni, l’uomo sta cercando, per mettersi al riparo (la casa è anche un riparo) dalla pandemia, dalla crisi energetica ma soprattutto dall’invasione della propria libertà. Nella villa unifamiliare si ritorna a concetti di indipendenza, autonomia e privacy, essenziali per affrontare le problematiche quotidiane in perfetta salute psico-fisica.

L’importanza della villa unifamiliare, rende il nostro territorio, con la sua offerta, un luogo quasi unico al mondo e per tale motivo il livello economico non è certamente per tutti: del resto anche Wright non era un architetto per tutti.

All’interno del sito ci sono alcuni annunci che vale la pena leggere e capire se sono immobili offerti con le caratteristiche che abbiamo sopra descritto. Sarebbe interessante, che queste considerazioni avessero la capacità di far riflettere e smuovere verso un acquisto di una proprietà unifamiliare. In fin dei conti, un articolo come questo, se così facesse, non sarebbe altro che il suo dovere….

https://immobiliareilmolo.it/property/villa-unifamiliare-castiglione-della-pescaia/